Introduzione
La viscosità olio motore è il primo dato da capire su un lubrificante, perché determina come il film d’olio protegge il motore a freddo e a caldo. Sapere leggere 0W-20, 5W-30 o 10W-40 evita scelte sbagliate, migliora l’avviamento a freddo e difende il motore nelle condizioni più gravose.
Cos’è la viscosità (in parole semplici)
La viscosità olio motore esprime la “resistenza al flusso” del lubrificante. Un olio più viscoso è più “denso”; uno meno viscoso scorre più facilmente. In pratica deve essere:
abbastanza fluido da circolare subito all’avviamento;
abbastanza consistente da proteggere gli accoppiamenti a caldo.
Dal punto di vista tecnico esistono due misure principali:
viscosità cinematica (mm²/s, detta anche cSt) misurata a 40 °C e 100 °C;
viscosità dinamica in test specifici di bassa temperatura (per la parte “W”).
Un altro indicatore utile è l’Indice di Viscosità (VI): più è alto, più l’olio cambia poco la sua viscosità al variare della temperatura.

Come si legge 5W-30 (standard SAE J300)
Le sigle come 5W-30 seguono la norma SAE J300:
5W: comportamento a freddo. Il numero prima della W (Winter) indica la pompabilità e l’avviabilità a basse temperature. Più è basso, meglio parte il motore quando fuori fa freddo.
30: comportamento a caldo. Indica la viscosità a 100 °C. Più è alto, più l’olio mantiene spessore del film alle alte temperature.
Esempi rapidi:
0W-20: eccellente avviamento a freddo, molto fluido a caldo. Tipico di motori moderni con tolleranze strette e obiettivi di efficienza.
5W-30: equilibrio molto diffuso su auto moderne benzina/diesel.
10W-40: più “robusto” a caldo; spesso usato su motori meno recenti o in climi caldi.
Regola pratica: scegli sempre una viscosità olio motore prevista dal manuale della tua auto.
Monogrado vs multigrado
In passato si usavano oli monogrado (es. SAE 30). Oggi quasi tutti sono multigrado (es. 5W-30), grazie a basi e additivi che permettono all’olio di restare fluido a freddo e stabile a caldo. Il multigrado garantisce protezione in un ampio range di temperature ed è lo standard per i motori moderni.
Viscosità e clima: cosa cambia davvero
La viscosità olio motore deve dialogare con l’ambiente in cui l’auto vive:
Climi freddi: preferisci gradi 0W o 5W per ridurre usura in avviamento e facilitare la pompabilità dell’olio.
Climi caldi o carichi gravosi: un “30” o “40” a caldo mantiene un film più spesso. In pista o traino pesante si usano gradi più alti, se previsti dal costruttore.
Ricorda però che i motori moderni sono progettati per determinate tolleranze. Anche se fa caldo, passare a un olio troppo viscoso a caldo può ostacolare la lubrificazione di canali molto sottili.

Oltre la sigla: HTHS, CCS, MRV e stabilità al taglio
Dietro la viscosità olio motore ci sono test più tecnici della SAE J300:
HTHS (High-Temperature High-Shear): misura la viscosità sotto forte taglio a ~150 °C, simile a ciò che accade nei cuscinetti. Un HTHS adeguato è cruciale per la protezione.
CCS (Cold-Cranking Simulator): simula lo sforzo di avviamento a freddo. Determina il numero “W”.
MRV (Mini-Rotary Viscometer): valuta la pompabilità a freddo per evitare “gel” dell’olio in coppa.
Stabilità al taglio: gli additivi “miglioratori d’indice di viscosità” non devono degradarsi rapidamente, altrimenti la parte “30” può “collassare” verso valori più bassi.
Non devi memorizzare i numeri, ma sapere che due 5W-30 non sono tutti uguali: quelli con migliore HTHS e stabilità proteggono di più a caldo.
Viscosità, specifiche ACEA/API e omologazioni OEM
La viscosità olio motore è solo il primo filtro. Per un’auto moderna contano anche:
ACEA (Europa) e API/ILSAC (USA): definiscono livelli di prestazioni, compatibilità con sistemi di post-trattamento (DPF), pulizia del motore, risparmio carburante.
Omologazioni OEM: es. MB 229.51, VW 504.00/507.00, BMW LL-04, FIAT 9.55535-S2. Sono requisiti del costruttore ottenuti con test proprietari.
Esempio: il manuale può richiedere 5W-30 ACEA C3 con MB 229.51. Un semplice 5W-30 “generico” potrebbe non bastare. L’olio deve rispettare tutte le specifiche.
Come scegliere passo-passo
Manuale: individua la viscosità olio motore consentita e le specifiche (ACEA/API) e le eventuali omologazioni OEM.
Clima e uso: se vivi in zone fredde prediligi 0W/5W; se traini o percorri autostrada a lungo, resta comunque nel range previsto ma scegli prodotti con HTHS robusto.
Motore e emissioni: con DPF/GPF preferisci gamme low-SAPS (ACEA C1/C2/C3/C5) quando richiesto.
Qualità del prodotto: valuta scheda tecnica (TDS) e scheda di sicurezza (SDS); controlla viscosità a 40/100 °C, VI e pour point.
Intervallo di cambio: rispetta gli intervalli; anche il miglior 5W-30 degrada nel tempo per ossidazione e contaminazione.
Errori comuni da evitare
Pensare che “più denso = meglio”: un 10W-60 al posto di un 5W-30 può rallentare l’olio in passaggi stretti e aumentare l’usura all’avvio.
Ignorare le omologazioni: un olio con la giusta viscosità olio motore ma senza l’approvazione OEM richiesta può invalidare garanzia e danneggiare sistemi antinquinamento.
Cambiare “a orecchio” per clima: segui sempre il ventaglio di gradi consentiti dal manuale.
Allungare troppo gli intervalli: stress termico, carburante in coppa e fuliggine riducono la protezione.
Esempi pratici di lettura
City car recente benzina: manuale richiede 0W-20 ACEA C5. Scegli 0W-20 con omologazione OEM prevista, massimizzi efficienza e avviamento a freddo.
Diesel Euro 6 con DPF: manuale richiede 5W-30 ACEA C3 con approvazione MB 229.51 o equivalenti. Qui la viscosità olio motore 5W-30 è obbligatoria e i bassi ceneri proteggono il filtro.
Utilizzo gravoso estivo: se il manuale consente anche 5W-40, in autostrada a pieno carico può essere una scelta sensata, purché rispetti le specifiche.
Domande frequenti
Posso passare da 5W-30 a 0W-30?
Sì, se il manuale lo consente. A freddo migliora l’avviamento, a caldo la viscosità olio motore resta “30”.
Meglio sintetico o semisintetico?
I sintetici moderni offrono stabilità migliore, intervalli più sicuri e spesso HTHS più coerente. Verifica sempre le specifiche richieste.
Cambio marca ma stessa viscosità olio motore: è ok?
Sì, se le specifiche e le omologazioni coincidono. In caso di mix temporaneo, resta nello stesso gradino SAE.
Conclusione
Capire la viscosità olio motore permette scelte informate, evita usura inutile e mantiene le prestazioni nel tempo. La sigla 0W-20, 5W-30 o 10W-40 racconta come l’olio si comporta a freddo e a caldo, ma la scelta corretta nasce sempre dall’incrocio tra SAE, ACEA/API e omologazioni del costruttore. Seguire il manuale, valutare il clima e usare prodotti certificati è il modo più semplice per proteggere il motore, ridurre i consumi e preservare i sistemi di post-trattamento.